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Archivio Manifesti Pistoia | Archivio Lavoro Toscana

Archivio Manifesti Pistoia (1949 - 2018)

Iperfondo

665 unità archivistiche collegate (totale del complesso)

Il fondo è costituito da 664 unità documentarie e copre un arco cronologico che va dal 1949 al 2018. I manifesti afferiscono a tre fondi differenti: archivio della Camera del lavoro, archivio della Federmezzadri e presso la CGIL
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Storia archivistica:

Nel 2018 è stato iniziato un progetto di digitalizzazione dei manifesti per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentario, conclusosi poi nel 2019.
I manifesti sono stati estrapolati dalle buste dove erano stati conservati originariamente e sono stati successivamente conservati in nuove unità conservative; è stato quindi creato un nuovo fondo ad hoc costituito soltanto da manifesti, che attualmente è in fase di riordino fisico. Le unità archivistiche della CGIL, invece, erano conservate sciolte e sono state sottoposte a riordinamento solo ora, andando a costituire una nuova serie.La prima fase del riordinamento ha riguardato la storia del soggetto produttore, gli inventari che sono stati realizzati relativi alla Camera del lavoro e della Federmezzadri, per comprendere meglio la struttura dei fondi e la loro organizzazione.
La seconda fase, invece, ha interessato la struttura del fondo utilizzando come software Archimista, creando la scheda fondo e una struttura gerarchica
che rispecchiava la partizione originaria dei fondi stessi. “Archivio manifesti” è stata la scheda creata per prima, poi la struttura con le schede dei tre subfondi
originari; a ciascuna scheda subfondo sono state poi realizzate le schede delle unità archivistiche e, al loro interno, la scheda manifesti. Quest’ultimi sono stati descritti analiticamente attraverso una scheda descrittiva, che contiene i seguenti campi: titolo, estremi cronologici, posizione originaria, contenuto, firmatario del manifesto, indicato se solo testo o con grafica, eventuali appunti manoscritti e stato di conservazione. Ogni scheda è stata corredata da un indice, ciascuno relativo a ente, toponimo e una sezione altro: questo indica un elemento identificativo del manifesto che può aiutare l’utente a effettuare una ricerca più rapida in un secondo momento. È presente anche una scheda speciale, utilizzata per indicare il supporto utilizzato.
L'iperfondo è stato strutturato in tre serie, la Federmezzadri, la Camera del Lavoro e la CGIL. Le serie sono state riordinate cronologicamente e sono state anche corredate da un cappello che illustra le particolarità e l’organizzazione interna.
Ogni manifesto è stato descritto analiticamente, attraverso la tabella bongiana, strutturata in tre fincature: la prima dedicata agli estremi cronologici, la seconda al numero di corda e la terza agli elementi descrittivi di ciascuna unità documentaria.
Le informazioni riportate sono le seguenti: il titolo, la dimensione, se in bianco e nero o a colori, se solo testo o con grafica, il contenuto, la posizione
originaria, il firmatario e lo stato di conservazione con eventuali appunti manoscritti.
Non è stato sempre possibile avere una datazione certa delle unità documentarie e per questo è stata attribuita secondo le informazioni riportate negli inventari della Camera del Lavoro e della Federmezzadri realizzati precedentemente dall’ente.
Per i manifesti della CGIL la datazione è stata attribuita secondo la tecnica e la grafica utilizzate. Le datazioni incerte e attribuite, inoltre, sono state riportate tra parentesi quadre.
La terza parte è destinata alle tavole di abbreviazione, all’indice dei nomi, dei luoghi e delle istituzioni, alla bibliografia generale, alla bibliografia
archivistica e alla sitografia. Il fondo complessivamente si presenta in uno stato di conservazione buono.

Lingua della documentazione:

  • Italiano

Condizione di accesso: accessibile previa autorizzazione

Condizione di riproduzione: consentita per uso studio

Stato di conservazione: buono

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Compilatori

  • Prima redazione: Sharon Chiriatti (Tesista)
  • Inserimento dati: Leila Harkat (civilista)
  • Revisione: Stefano Bartolini (direttore FVL)