Centro di documentazione archivio storico CGIL Toscana

Condizione giuridica: privato

Macrotipologia: Partito politico, organizzazione sindacale

Altre denominazioni:

  • Centro di documentazione archivio storico CGIL Toscana (altra denominazione principale)

Cenni storico istituzionali:

Il Centro di documentazione archivio storico CGIL Toscana (CDAS) nasce nel 1977 su iniziativa e come parte integrante della CGIL regionale Toscana, fondata nel 1974 a seguito della costituzione delle Regioni. La prima sede del CDAS fu nel comune di Impruneta (provincia di Firenze), dove operava un Centro studi e formazione sindacale. Tra gli scopi del CDAS, oltre alla formazione sindacale, si individuava quello di costituire una struttura integrata di documentazione, archivio e biblioteca, finalizzata alla raccolta e conservazione del materiale prodotto dal sindacato nella regione. Dal 1977 al 1981 la sede del Centro rimase all’Impruneta; nel settembre 1981 il CDAS si trasferì in quella che è ancora l'attuale sede a Firenze presso la CGIL Toscana, dove ha accolto sia i materiali documentari provenienti dal deposito dell’Impruneta sia le carte della CGIL regionale non più necessarie all’attività quotidiana. Parallelamente, nel corso degli anni è proseguita l’acquisizione a vario titolo (deposito, comodato, dono ecc.) di archivi storici sindacali. Il CDAS ha come compito istituzionale quello di recuperare, catalogare, conservare, valorizzare, permettere la consultazione e la circolazione dei materiali relativi alla storia del lavoro e del movimento sindacale.

La sezione dell’Archivio storico del CDAS, oltre a conservare l’archivio di deposito della CGIL regionale, ha acquisito vari fondi sia di sindacati di categoria, regionali o provinciali, sia delle Camere del Lavoro e di altre strutture CGIL presenti nel territorio toscano. Tra i fondi ricordiamo quello della FIDAC-FISAC (Federazione dipendenti aziende di credito poi Federazione italiana sindacati Assicurazioni Credito, della provincia di Firenze), lo SFI-FILT (Sindacato ferrovieri italiani, poi Federazione italiana lavoratori trasporti), la FILZIAT (Federazione dei lavoratori dell’industria agro-alimentare della provincia di Firenze), la FLM (Federazione lavoratori metalmeccanici della provincia di Firenze), la Camera Confederale del Lavoro di Firenze, la Camera del Lavoro di Pontassieve, il fondo Confederterra (composto dalle carte di numerose organizzazioni sindacali e fondamentale per seguire, nella storia toscana della seconda metà del Novecento, il passaggio da una società spiccatamente agricola a una di tipo industriale), la Federazione unitaria CGIL-CISL-UIL, la FIOM (Federazione impiegati operai metallurgici della provincia di Firenze). Tra i fondi di personalità va menzionato quello di Roberto Gattai, esponente storico della Segreteria della CGIL Toscana, costituito dal materiale raccolto nel corso della sua trentennale attività sindacale. In fasi successive numerosi fondi sono stati notificati alla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. Tali fondi sono stati sottoposti a tutela e dichiarati di notevole interesse storico. Un elenco relativo a 16 fondi è consultabile su SIUSA a questo link: https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=cons&Chiave=11984
Sul web sono consultabili alcuni inventari in pdf (insieme ad altri elenchi come tesi, opuscoli, scansioni di foto e tessere) sulla pagina del CDAS sul sito della CGIL Toscana, in corso di ristrutturazione e aggiornamento. Attualmente è consultabile a questo link: https://archiviodocumenti.cgiltoscana.it/#documentazione
Numerosi fondi attendono ancora di essere notificati, inventariati e inseriti su SIUSA. Oltre ai fondi archivistici classici che conservano la documentazione cartacea che attesta l’attività sindacale sono presenti fondi archivistici di altro tipo:
- Manifesti (scansionati con fondi SDIAF e catalogati sul relativo OPAC come materiale grafico, risultano essere 2.006 pezzi. Depositati su CD-Rom, hard disk esterni e file server)
- Locandine (da trattare)
- Fotografie, negativi e riproduzioni di immagini (in parte scansionate e depositate su hard disk esterni e file server)
- Materiali iconografici (bandiere, gagliardetti, distintivi, medagliette, tessere ecc.). Alcuni di questi materiali sono stati riprodotti digitalmente in foto.
Tra i fondi ancora da trattare si segnala il complesso archivistico audiovisivo, costituito da materiali su supporti di varia natura (bobine audio, pellicole video, dischi in vinile, audiocassette, microcassette, videocassette di diversi formati, CD-Rom, DVD), frutto di diversi riversamenti da parte delle strutture aderenti alla CGIL o di uffici operativi della stessa (SPI, FIOT, Camere del lavoro, Toscana lavoro ecc.) e relativo a: cinegiornali, giornali parlati, congressi, seminari, conferenze, comizi, scioperi, manifestazioni, assemblee, iniziative pubbliche, trasmissioni radio e televisive, delegazioni all’estero, musiche, film, film documentari ecc... Una parte limitata dei materiali più antichi è stata riversata su supporti digitali. Sul catalogo OPAC dello SDIAF sono stati inseriti 164 titoli.

Ad oggi, il CDAS è la struttura più rilevante nell’ambito del sistema degli archivi, biblioteche e centri di documentazione della CGIL sul territorio regionale. Il patrimonio è tale da distinguere il Centro, in relazione alla tipologia di materiali conservati, anche in comparazione ad altri enti, pubblici e privati, presenti nella regione. Oltre all’archivio, il CDAS possiede una biblioteca ed un’emeroteca. La biblioteca è di tipo specialistico, incentrata sui temi del lavoro e del movimento sindacale. Conserva anche collezioni rare e preziose come la biblioteca del Circolo ricreativo bancari e assicuratori di Firenze, che si qualifica come “antica” rispetto alla storia del lavoro organizzato essendo composta da materiali di epoca pre- repubblicana. Della biblioteca del Centro fanno parte anche tesi di laurea e opuscoli. Attualmente il Centro partecipa a tre cataloghi OPAC: Sistema documentario integrato dell’area fiorentina (SDIAF) e tramite questo al Servizio bibliotecario nazionale (SBN); “Biblioteche del lavoro”, su software open source Koha, promosso insieme ad altre strutture della CGIL (Reggio Emilia, Bologna, Rimini-Forlì, Pistoia, Pisa). Il patrimonio della biblioteca consta di circa 17.000 titoli, in gran parte già catalogati sugli OPAC menzionati. Per quanto attiene l’emeroteca, anch’essa è di tipo specialistico, con periodici di origine sindacale toscani, nazionali o esteri, pubblicati anche da organizzazioni non aderenti alla CGIL. Sono presenti anche molti numeri unici. Già nel 1983 il CDAS pubblicò un Catalogo dei periodici sindacali toscani. Ad oggi i periodici sono catalogati sull’OPAC dello SDIAF dove sono rinvenibili 1.751 titoli a cui si affiancano 2.498 record relativi allo spoglio dei periodici del Centro che rendono possibile la ricerca di una parte dei singoli articoli contenuti.

L’attività del CDAS si è anche rivolta al censimento dei fondi archivistici della CGIL esistenti nella regione, effettuando sopralluoghi e stilando degli elenchi di consistenza; contemporaneamente si è cercato di sensibilizzare le varie strutture sindacali ad una opera di salvaguardia e di riordino dei loro fondi archivistici, ancora numerosi nonostante le dispersioni avvenute. L’intento è quello di fare del Centro un punto di riferimento capace di fornire supporto e consulenza alle strutture presenti sul territorio della regione per la conservazione e valorizzazione dei propri archivi e fondi documentari di ogni genere, integrato con le strutture territoriali che già da tempo hanno avviato percorsi virtuosi (Siena, Pistoia). Attualmente è in corso un lavoro per poter fornire in versione file server l’applicativo per la descrizione archivistica “Archimista”, installato presso la CGIL Toscana e da qui accessibile a tutto il sistema informatico della CGIL in regione. Il CDAS partecipa inoltre alla Rete nazionale degli archivi, biblioteche e centri di documentazione della CGIL.

Dal 2015 al 2021 la gestione ordinaria del CDAS è stata affidata a personale dell’Istituto di ricerche economiche e sociali (IRES) della Toscana, promosso dalla CGIL. A partire dal 2021 la gestione ordinaria è stata affidata in convenzione a personale della Fondazione Valore Lavoro, ente culturale fondato dalla Camera del lavoro CGIL di Pistoia, le cui finalità e competenze strettamente legate alla conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico e documentario del sindacato sono state valutate più consone a garantire la salvaguardia del patrimonio e la sua fruizione pubblica. Il CDAS rimane parte integrante della struttura organizzativa della CGIL Toscana che sta lavorando a un piano di sviluppo delle sue attività con particolare attenzione al recupero, salvaguardia e messa a disposizione del patrimonio archivistico e ad una sua valorizzazione attraverso la ricerca storica e sociale unitamente ad attività di Public History.

Referente: Stefano Bartolini

Patrimonio:

Comprende numerosi fondi archivistici già descritti su SIUSA a questo link (https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=cons&Chiave=11984 ). Fondi fotografici (parzialmente digitalizzati). Fondi sonori e audiovisivi (parzialmente digitalizzati); Fondo manifesti circa 2.000 pezzi (digitalizzati); Materiali iconogra

Orari e indicazioni per l'accesso ai fondi:

Il CDAS è liberamente accessibile per la consultazione nei seguenti giorni e orari:
Martedì 9:30-17:30
Giovedì 9:30-17:30
E' possibile concordare altri accessi.
Si consiglia di contattare il personale prima della visita all'indirizzo di posta elettronica archiviotoscana@tosc.cgil.it

Sedi

Sede legale
CGIL Toscana
via Pier Capponi 7
50132 Firenze
Italia

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Stefano Bartolini (direttore FVL)